le origini ed il suo percorso
L'aceto che rende speciali le insalate, il pesce e i formaggi è un condimento antichissimo ai quali sono attribuiti numerosi effetti benefici e non soltanto per il palato.
Il greco Ippocrate, padre della medicina, lo considerava un farmaco e spesso l'aceto era impiegato per preparare impacchi utili alla cura di diversi malanni e come disinfettante per le ferite. I romani usavano l'aceto per dissetarsi, oltre che come condimento capace di far emergere i sapori intensi dei piatti preparati e di conservare i cibi, aspetto certamente essenziale nell'antichità. Le proprietà benefiche dell'aceto si affermarono nel Medioevo, quando malattie e pestilenze rischiavano di falcidiare i popoli, sempre all'affannosa ricerca di rimedi naturali per guarire. Ancora oggi l'aceto (in particolare quello di mele) è noto per le sue proprietà depurative ed astringenti, oltre ovviamente che per il sapore prelibato caratterizzante i diversi tipi di aceto, fatto con uva, riso, miele, pere, mele, uva passa etc... Tra i più noti e popolari al giorno d'oggi troviamo certamente l'aceto balsamico, una prelibatezza che acquisisce un sapore unico maturando lentamente in botti di legno, trasformandosi da mosto in un condimento così speciale da sposarsi con le carni e i pesci, le verdure e i formaggi, senza dimenticare la dolce frutta ed il gelato, esaltando in ogni caso i sapori dei cibi bagnati dalla gocce profumate.